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Il tacchino sul tetto

Grado@Auditorium B. Marin, Via Marchesini 31

Venerdì 26 Gennaio 2018

Orario: 20:45

Il tacchino sul tetto
Piccoli soprusi quotidianidi e con Claudio de Maglio, Claudio Mezzelani, Massimo Somaglino
liberamente ispirato da L’Albero Capovolto di Stefano Montello

produzione: Vettori Ultramondo

E’ una fattoria nella bassa friulana il luogo dove è ambientata la nuova commedia del trio DeMaglio, Mezzelani, Somaglino. Le suggestioni di una storia sul filo dell’impossibile, come è la realtà di oggi, tra il desiderio di solidarietà, giustizia e libertà e le pastoie burocratiche che sembrano voler a tutti i costi vietare all’individuo di sognare un mondo migliore, vengono dal libro di Stefano Montello L’albero capovolto, nel quale si narrano le vicende di una fattoria sociale, fra pazienti “progetti di inclusione sociale” e animali in affido da proteggere e curare, cosa apparentemente facile ma in realtà profondamente difficile.
Lo spettacolo si snoda tra situazioni grottesche, tragicomiche e surreali che dovrebbero stare solo in teatro ma che purtroppo, drammaticamente, oggi sono la realtà. E allora la fattoria sociale con i suoi “progetti di inclusione”, l’affido degli animali da difendere dai maltrattamenti, la poesia del Circo più scalcagnato del mondo, la commedia con lazzi e sberleffi, musiche e canti, sono gli ingredienti di questo nuovo lavoro teatrale, che rinverdisce la commedia all’italiana nella sua tradizione più nobile.

Ingresso a pagamento

Info e Biglietti
Biblioteca Comunale
Via Leonardo da Vinci 20
tel: 0431 82630

L’Icona russa e la Nuova Arte

Palmanova@Polveriera Garzoni, Contrada Garzoni

Da Lunedì 18 Dicembre 2017 a Domenica 4 Febbraio 2018

Inaugura lunedì 18 dicembre alle 17, alla Polveriera Napoleonica di Contrada Garzoni a Palmanova, una mostra dedicata a “L’Icona Russa e la Nuova Arte”, che espone 36 icone provenienti dal Museo d’arte e di cultura russa Andrey Rublev e dal Museo Privato dell’Icona Russa.

La mostra ha avuto una prima tappa a Roma, nella sede di Palazzo Braschi, in occasione dei 25 anni delle relazioni diplomatiche tra la Federazione Russa e l’Ordine di Malta, e si presenta ora a Palmanova come seconda e ultima tappa in Italia ed evento speciale per celebrare l’ingresso della Città fortezza di Palmanova nel Patrimonio Mondiale UNESCO, avvenuta nel luglio scorso.

In mostra verranno presentate opere di botteghe e laboratori molto noti (come una Trasfigurazione dipinta nel Palazzo dell’Armeria di Mosca), icone provenienti dalle regioni del Volga, di Kargopol’, del bacino del fiume Kama – territori nei quali nel corso del XVII-XVIII secolo si svilupparono scuole e maniere iconografiche locali. Ai visitatori saranno presentate icone mariane (la Madre di Dio Odigitria di Šuja e la Madre di Dio Odigitria di Tichvin del XVII secolo, la Madre di Dio della Passione della fine XVII-primo terzo del XVIII secolo), un ciclo cristologico (la Trasfigurazione del XVII secolo, l’Entrata del Signore a Gerusalemme del XVIII secolo, la Resurrezione di Cristo del XVIII secolo) e anche l’Arcangelo Michele, San Nicola Taumaturgo (di Zarajsk), il Miracolo di san Giorgio e il drago, i Martiri Quirico e Giulitta, la Grande Martire Parasceve, e infine, raffigurazioni di santi monaci russi: San Sergio di Radonež, i Santi Zosima e Savvatij, San Makarij di Unža, San NildiStolbnyj, i Santi Evfimij e Chariton di Sjamžem.

Le icone esposte si collocano tra la fine del Seicento e la fine del Settecento, periodo che corrisponde al “secolo d’oro” di Palmanova. Un momento di grande vitalità e cambiamento che portò la Fortezza dall’essere una “città caserma” a diventare centro di scambi e punto di riferimento per le realtà agricole e produttive circostanti.

Curatrice del progetto è la direttrice della sezione di studi e ricerche scientifiche del Museo Andrey Rublev, Lilija Evseeva.

Orario di apertura: dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18. Chiuso il 25 dicembre 2017 e il 1 gennaio 2018. Ingresso gratuito.

Stagione teatrale : La Principessa Sissi

Grado@Auditorium B. Marin, Via Marchesini 31

Martedì 16 Gennaio 2018

Orario: 20:45

La principessa Sissi

La vicenda di Elisabetta detta Sissi che a soli sedici anni va in sposa all’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, ha tutti i caratteri della favola a lieto fine, pur essendo un fatto storico
documentato.
Sissi è diventata uno dei personaggi ancora oggi più famosi ed amati; attorno alla sua figura è nata una leggenda romantica che si è concretizzata in un grande seguito popolare rinverdito anche dalle tante serie televisive e dai celebri film interpretati da Romy Schneider. Il fascino di Sissi arriva ora in teatro in un nuovo spettacolo teatrale dove l’ambientazione, lo sfarzo, gli amori e gli intrighi della vicenda, diventano sede ideale per un moderno spettacolo con grandi quadri d’insieme, balli di corte e atmosfere da “capodanno a Vienna” si srotolano davanti a noi come una pellicola ricca di musica, di danza, di buonumore, che va ben oltre il sapore edulcorato della fiaba. Ne esce infatti una grande e fastosa rappresentazione della società imperiale grazie anche alla nuova messa in scena che è frutto di un notevole sforzo produttivo. D’altra parte lo sfarzo dei costumi, l’eleganza delle scene e la cura dei particolari è sempre stata una nota distintiva della Compagnia diretta da Corrado Abbati.
Sissi è ancora oggi uno spettacolo in cui storia, mito e sentimento si fondono in un unico e grande affresco adatto a un pubblico di ogni età perché tutti, ancora oggi, vogliamo sognare, divertirci e
commuoverci.

Ingresso a pagamento

Info e Biglietti
Biblioteca Comunale
Via Leonardo da Vinci 20
tel: 0431 82630

Festa di Santa Agnese

Aiello del Friuli@Parco festeggiamenti con tendone in via Garibaldi, 15 Joannis

Venerdì 19 Gennaio 2018

Orario: 19:00

19.00 apertura chioschi enogastronomici
21.30 Serata giovani con la musica di “La Gang del Chiosco”

Udin&Jazz Big Band presenta: “Sounds Across Boundaries”

Cervignano del Friuli@Giovedì 11 Gennaio 2018

Orario: 21:00

 

Parte il 9 gennaio il tour regionale della Udin&Jazz Big Band, che riunisce musicisti under-35 provenienti da tutto il Nord-Italia in un progetto sostenuto dal Festival Udin&Jazz.

I concerti si terranno al Cinema City di Lignano Sabbiadoro il 9 gennaio, una proposta della locale Amministrazione Comunale (inizio h 21, ingresso libero), il 10 al Teatro Candoni di Tolmezzo, nell’ambito della rassegna MusiCarnia 2018 (h 18 – ingresso libero) e l’11 al Teatro Pasolini di Cervignano del Friuli, nel cartellone della stagione musicale curata da Euritimica (h 21, info&biglietti: 0431370273). Quest’ultimo concerto sarà registrato dal vivo dalla RAI di Trieste per una futura messa in onda.

La Udin&Jazz Big Band nasce da un’idea di Emanuele Filippi (pianoforte) e Mirko Cisilino (tromba) ed è composta da Giovanni Cigui, Luka Vrbanec, Filippo Orefice, Giorgio Giacobbi, Stefano De Giorgio, sax; Flavio Zanuttini, Francesco Ivone, Gabriele Cancelli, trombe; Max Ravanello, Federico Pierantoni, Alice Gaspardo, Matteo Morassut, tromboni; Stefano Fornasaro, flauto; Mattia Romano, chitarra; Chiara Dig, voce; Roberto Amadeo, contrabbasso; Marco D’Orlando, batteria.

Euritmica, con il suo direttore artistico Giancarlo Velliscig, ha compreso da subito il valore e il potenziale di questo progetto e il collettivo è divenuto la resident band del Festival Udin&Jazz.

La formazione ha all’attivo una serie di produzioni basate su musiche originali, spesso arricchite dalla collaborazione di importanti ospiti, frontman di livello internazionale quali Soweto Kinch, sassofonista inglese di punta nell’avanguardia europea, che abbina jazz a hip hop, e con Francesco Bearzatti, anch’egli sassofonista, friulano ma cosmopolita, tra le migliori ance a livello internazionale, che hanno dimostrato il valore del progetto e la sua estrema qualità, testimoniando il livello raggiunto dai musicisti regionali nel jazz. Il progetto presentato in questo tour, “Sounds Across Boundaries”, propone un repertorio di composizioni originali ispirate alla musica popolare di diverse tradizioni del mondo, dal fado al flamenco, dal canto tradizionale sardo alla musica balcanica, “un’apertura” – spiega Filippi – “nei confronti di ciò che è diverso. I suoni travalicano i confini, si contaminano e da questi incontri di culture si creano nuove espressioni artistiche, che noi trasformiamo in musica.”

Le composizioni sono di Emanuele Filippi, Mirko Cisilino, Mattia Romano, Max Ravanello, Gabriele Cancelli e Flavio Zanuttini.